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Capodanno Persiano

Capodanno Persiano, Nowruz

Capodanno Persiano, la festa più antica del mondo. Il Nowruz (persiano: نوروز) è una festa tradizionale persiana che celebra il nuovo anno, è considerata la festa più antica del mondo e cade in corrispondenza dell’equinozio di primavera. La sua origine risale al periodo persiano pre-islamico.

Ancora oggi il Nowruz viene festeggiato nei territori in cui arrivò l’impero persiano: Iran, Azerbaigian, Afghanistan, Albania, Bosnia, Georgia, Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Kazakistan, Iraq, Pakistan, Turchia, Kurdistan Gilgit-Baltistan e presso le comunità iraniche, curde, turche in tutto il mondo. Pronti a scoprire tutto su questo evento?

Capodanno Persiano: quando si festeggia

Un Capodanno per noi diverso, festeggiato allo scoccare dell’Equinozio di Primavera. “Stagione nuova, vita nuova”, il senso è proprio questo. Si tratta di una vera e propria rinascita, un rinnovo. Pensate che il capodanno persiano è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, ben dieci anni fa. Questa festa viene celebrata in India, Albania, Georgia, Turchia, Iran, Pakistan, Kazakistan, Afghanistan, solo per citare alcuni paesi.

Celebrato da oltre 3 mila anni, nel calendario persiano il Capodanno corrisponde al primo giorno del mese di Farvardin, primo mese della primavera. Nella lingua farsi Nowruz vuol dire “nuovo giorno”, ad indicare un nuovo inizio, una nuova vita. È una festa antichissima, legata alla religione zoroastriana, culto praticato nell’Impero persiano a partire dal VI secolo a.C., ai tempi della dinastia achemenide. Si tratta di una celebrazione ancestrale, allegra e gioiosa, collegata all’idea di rinascita della natura e pervasa da un ricco simbolismo.

Capodanno Persiano, come si festeggia, cos’è Haft Seen

La preparazione è molto importante, iniziamo a dire che comincia ben 3 settimane prima del giorno di Capodanno. Si inizia dalla casa, va pulita in modo meticoloso, sbarazzandosi delle cose superflue ed accumulate durante l’anno. Anche l’abbigliamento non viene lasciato al caso, abiti rigorosamente nuovi, solo così possono iniziare i festeggiamenti con parenti e amici.

La notte tra l’ultimo martedì e l’ultimo mercoledì dell’anno, chiamata Charshanbe Souri, rappresenta una ricorrenza particolare, in cui si rende omaggio al fuoco, elemento cardine della religione zoroastriana, in funzione purificatrice. Nelle strade si accendono dei falò, le persone devono saltare nel fuoco e recitare un’invocazione rituale: “dammi il colore rosso e prenditi il giallo del mio pallore” . Attraverso questa formula si cede la propria debolezza per ottenere in cambio salute e forza.

Le ceneri di questi fuochi devono essere seppellite lontano dalle case, poiché simboleggiano tutto il dolore e la negatività accumulatesi durante l’anno che sta finendo. L’ultimo giovedì dell’anno è invece dedicato al culto dei morti. La venerazione degli antenati è parte integrante di questa festa che celebra la vita anche attraverso la manifestazione di un rispetto profondo nei confronti dei parenti defunti.

Rituale capodanno persiano

Nowruz, il rituale dell’Haft-Sin

L’Haft-Seen è l’insieme di alimenti che indicano le speranze per l’anno che verrà. Questi simboli, il cui nome inizia con la lettera “s” vanno esposti perchè di buon auspicio. È un rituale molto bello e dalla forte connotazione simbolica. Ogni alimento rappresenta una specifica caratteristica che ci si augura possa accompagnare il nuovo anno.

I 7 elementi che decorano la tavola sono:

  • Sabzeh: germogli di grano, lenticchie o orzo, che devono essere alti e verdissimi, a simboleggiare la rinascita;
  • Samanu: dolce cremoso a base di grano che rappresenta l’abbondanza;
  • Sib: una mela rossa e lucida, che simboleggia la bellezza;
  • Senjed: giuggiole secche, che rappresentano amore e ospitalità;Sir: aglio, che simboleggia la medicina;
  • Somaq: sommaco (una spezia di colore rosso usata generalmente per insaporire la carne), che rappresenta il colore dell’aurora e quindi la vittoria della luce del bene sulle forze del male;
  • Serkeh: aceto, che rappresenta l’età e la pazienza.

Altri elementi simbolici del Nowruz?

Sulla tovaglia, inoltre, si dispongono anche  altri elementi, anch’essi dall’importante significato simbolico:

  • un cesto contenente uova dipinte, auspicio di fertilità;
  • una candela, che secondo il culto zoroastriano simboleggia la luce e il bene;
  • un’ampolla contenente un pesciolino rosso, che rappresenta la vita;
  • alcune monete (Sekkeh), simbolo di prosperità e ricchezza;
  • una bottiglia di acqua di rose dai poteri magici.

In un braciere invece si pongono:

  • il rue selvatico, ovvero un’erba sacra, simile all’incenso, il cui fumo ha il potere di allontanare gli spiriti cattivi;
  • un vaso di giacinti o narcisi;
  • uno specchio, che riflette le immagini della Creazione, evento che secondo la tradizione persiana è avvenuto nel primo giorno di primavera
  • il Corano, o un altro libro sacro secondo la fede della famiglia

I festeggiamenti durano ben 13 giorni e si concludono con il Sizdah bedar.  Si respira un’atmosfera allegra e conviviale, si banchetta e ci si scambiano doni, si balla e si canta in compagnia, si visitano parenti e amici. Una scampagnata in piena armonia.

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